Gherim
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Storie di impegno e legalità alla Cascina Caccia

Questo Natale da Gherim trovate i prodotti della “Cascina Caccia”, bene confiscato alle mafie a San Sebastiano da Po (To) e dedicato alla memoria del magistrato Bruno Caccia e di sua moglie Carla.

Quello che per lungo tempo è stato un immobile della ‘Ndrangheta è oggi un luogo restituito alla collettività grazie all’azione di associazione Acmos e Libera.

Da luogo di illegalità è diventato un ambiente dedicato all’educazione e al lavoro dove si confezionano prodotti di alta qualità come:

Miele biologico (millefiori, castagno e melata di bosco), torrone, croccante e altri prodotti dolciari.

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Gherim alla scoperta della “Cascina Caccia”…

Per conoscere meglio questa importante realtà di impegno e lotta alle mafie, una piccola rappresentanza della Cooperativa Gherim si è recata direttamente sul posto incontrare in prima persona i produttori di miele della Cascina Caccia.

Matteo, apicoltore della cascina, ha spiegato i processi legati alla produzione del miele che avvengono direttamente sul luogo e ha svelato i segreti per conoscerne a fondo qualità e proprietà.

Grazie alla guida di Matteo è stato possibile conoscere la storia di Bruno Caccia, il magistrato ucciso il 26 giugno del 1983 su mandato di Domenico Belfiore, ‘ndrangetista a cui apparteneva al tempo il casolare.

Il bene viene confiscato nel 1999 ma solo nel 2007 la famiglia Belfiore lascia definitivamente la casa permettendone il riutilizzo da parte del Gruppo Abele che ha poi affidato la gestione del progetto all’Associazione Acmos.

Oggi i giovani abitanti della cascina svolgono un lavoro di formazione per le scuole del territorio e per i ragazzi protagonisti del progetto di Libera “E!State Liberi”.

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